L'EUROPA HA BISOGNO DI UNA COSTITUZIONE
Di fronte alle sfide della globalizzazione, del terrorismo internazionale, della guerra e di una incombente crisi ambientale, per l'Europa è venuto il momento di compiere un altro passo avanti.
Bisogna rilanciare il progetto di Costituzione.
L'Europa ha bisogno di una Costituzione per:
- agire efficacemente per creare più e migliori posti di lavoro in una prospettiva di sviluppo sostenibile;
- combattere il surriscaldamento del clima e garantire un'offerta sostenibile di energia;
- difendere e rafforzare i diritti fondamentali;
- superare il deficit democratico dell'Unione europea;
- parlare efficacemente nell'arena internazionale, per promuovere i valori della pace e della democrazia e porre fine ai conflitti e alle guerre.
Un'Unione europea efficace deve essere democratica e fondata sul consenso popolare.
Perciò la Costituzione europea deve essere sottoposta ai cittadini con un referendum consultivo, in tutti gli stati europei, nello stesso giorno delle elezioni europee del 2009 e approvata da una doppia maggioranza di cittadini e di stati dell'Unione.
L'idea d'Europa è troppo importante per essere lasciata ai soli politici.
Decida il popolo europeo.
Unione dei Federalisti Europei (UEF)
Giovani Federalisti Europei (JEF)

3 commenti:
per quanto riguarda le cosiddette "radici giudaico/cristiane" da dare all'Europa per Costituzione vorrei proporre per la parte "giudaico" una nota interessante pervenutami da parte assolutamente non sospetta di antiebraismo:
""Ci permettiamo di suggerire ai giovani ebrei italiani di non insistere sull'inserimento delle radici ebraiche in documenti politici programmatici di partito o in carte costituzionali: sostengano semmai con convinzione le ragioni di lotta contro ogni forma di revisionismo della Storia : come dire, almeno voi, non fatevi prendere in giro dal linguaggio politichese e diplomatico degli "adulti". Gli italiani hanno la necessità del ricordo perché sono molto smemorati e hanno bisogno anche di voi, proprio per non dimenticare. A destra, al centro e a sinistra. E possiamo assicurarVi che la cosa dà altamente fastidio, trasversalmente.
E' preferibile non dare spazio alle idiozie che spesso si leggono (mal)volentieri quà e là.
Il mondo ha ancora bisogno di profeti e lo Spirito non cessa mai di soffiare... basta ascoltarlo. E non solo in Sinagoga.
A proposito delle radici cristiane dell'Europa.
La ragione per rifiutare l'inserimento nella costituzione europea di
una rivendicazione delle radici giudaico-cristiane dell'Unione non è
nella sua rispondenza o meno al vero. Che l'Europa abbia radici
giudaico-cristiane è un semplice dato di fatto. Prima del cristianesimo
e degli
eventi a cui si è accompagnato esisteva un territorio abitato da corpi,
culture, modi di vita assai diversi da quelli che avrebbero poi
caratterizzato la vicenda europea. Il cristianesimo ha condizionato
profondamente la cultura di questo continente e perfino
marxismo,psicoanalisi, femminismo ecc. ereditano schemi di pensiero dalla tradizione
biblica ed
evengelica.
Le ragioni del più netto riufiuto sono invece due.
A) l'ambivalenza di questa eredità. Su di una narrazione salvifica e
su un cristianesimo delle origini capace di mobilitare le speranze
degli
oppressi, si è poi innestata una burocrazia di potere totalitaria e
persecutrice. B) A partire dall'Umanesimo italiano, passando per
l'Illuminismo e quel che segue si è innescato un processo di
laicizzazione
delle categorie di pensiero di origine religiosa, che
contraddittoriamente
recepisce e nega quelle radici.
A rigore di logica bisognerebbe citare e poi negare quelle radici, cioè
valorizzare il loro superamento, ma una costituzione non è un libro di
storia. L'accenno a quelle radici non è innocente, ma fa parte dei
tentativi della Chiesa di riportare indietro l'orologio della storia.
da FB
l'ambivalenza di questa eredità. Su di una narrazione salvifica e
su un cristianesimo delle origini capace di mobilitare le speranze
degli oppressi, si è poi innestata una burocrazia di potere totalitaria e
persecutrice.
ottimo lidiamaria,
è quel che penso anche io. magari bisognerebbe inserirle (le radici) ma
nella parte diciamo... negativa e penale tipo: ATTENZIONE! ALTAMENTE
PERICOLOSO!
mi fanno ridere quelli, anche uomini (soprattutto) di una "certa
cultura" (e potere) che dicono "non possiamo non definirci cattolici perchè
abbiamo un retroterra - leggi "radici" - storico e culurale cattolico,
appunto!". E come avrebbe potuto essere altrimenti se appena pensavi e
dicevi qualcosa di "eretico" t'ammazzavano!?
radici sì, ma in testa e piantate a furia di roghi e minacce a
varie.
il potere ecclesiastico, secondo me, è stato (e continua ad essere) la
summa di quella che è la violenza "umana"; mai forse nella storia un
potere ha soggiogato i soggetti con una tale ferocia totalizzante (mente,
corpo e ....coscienza); neanche il totalitarismo socialista dell'est
europeo ci è riuscito (nonostante i suoi crimini abietti).
un bacio,
da FB ornella
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