Anche lo sbattezzo come protesta -
Per informazioni dettagliate sullo sbattezzo rimando al sito del UAAR al link: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo
Lo Stato Italiano non riconosce diritti civili uguali per tutti ( PACS, Dico) obbedendo ai continui interventi della chiesa cattolica, una chiesa NON cristiana che e' causa di sofferenze e morte ( preservativi, vite distrutte di omosessuali, pedofilia, etcetera, etcetera).
Lo Stato del Vaticano ha tutto il diritto di discriminare e/o emarginare chi le pare sul proprio territorio, ma non di interferire nella politica italiana ne' tantomeno di impedire che l'Italia sia un paese democratico nel quale tutte le persone dovrebbero poter godere degli stessi diritti.
Un paese NON E' DEMOCRATICO se esistono disuguaglianze di trattamento tra le diverse categorie di cittadini. Oggi, la discriminazione nei paesi civili e' un reato che non fa onore alla cristianita' ne' allo Stato del Vaticano e neanche ai politici conniventi che propongono come leggi le idee diaboliche e anticristiche della dirigenza cattolica.
I signori e le signore della politica che obbediscono alla mentalita' vaticanense dovrebbero ricordarsi che chi discrimina e' colpevole di omicidio attraverso l'uso della parola, istiga al suicidio e crea un gravissimo disordine sociale.
Sappiamo tutti che la chiesa di Roma non e' democratica ma viene guidata in modo fortemente maschilista (per modo di dire) da un papa ed un collegio di cardinali che esclude le donne.
Una chiesa che condanna tutti i rapporti sessuali (naturali) se non atti alla procreazione e che si autoimpone l'astinenza sessuale (innaturale), che ha coperto casi di pedofilia nei propri ranghi e che malgrado cio' si erge a sommo interprete del Cristo.
Una chiesa che asserisce di essere conoscitrice della verita' di Dio e che invece dimostra di essere anticristica perche' attraverso la parola predica l'emarginazione di una gran fetta della popolazione: pansessuali, bisessuali e omosessuali e che quindi è chiaramente causa di vite infelici, morti e suicidi non ultimo quello di Alfredo Ormando, datosi alle fiamme proprio in piazza san pietro.
Peter Boom.

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