tag:blogger.com,1999:blog-1666065493789266874.post6617971674012421000..comments2023-09-04T15:03:58.279+02:00Comments on alba montori: NON VOGLIO PIETà, SOLO DIRITTIbibihttp://www.blogger.com/profile/12388859621014423095noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1666065493789266874.post-27152974616227206962007-07-25T17:45:00.000+02:002007-07-25T17:45:00.000+02:0020 luglio, 2007 Corriere della Sera Pagina: 009 ...20 luglio, 2007<BR/> Corriere della Sera <BR/>Pagina: 009 <BR/>Sezione: reati omicidi - <BR/> <BR/> Gay ucciso, sì al compagno come parte civile <BR/>È la prima volta in Italia. Il giudice ha riconosciuto il «danno diretto» del convivente <BR/> <BR/>ROMA - Un Pacs (o un Dico, o un Cus) per via giudiziaria. Per la prima volta, in un processo penale, è stata accettata la costituzione di parte civile di un partner omosessuale. Lui è Mario Chinazzo, 70 anni, ex impiegato ministeriale. Per un quarto di secolo ha vissuto insieme a Roberto Chiesa, 63 anni, finché le coltellate di un romeno non hanno interrotto la convivenza. Ieri, al processo, il gup Claudio Carini ha accolto la richiesta di Chinazzo. Finora era successo solo nelle cause civili, per gli incidenti stradali. Nell' ordinanza, poche righe scritte a penna, il giudice ha ritenuto «il sodalizio documentalmente provato». E ha stabilito che il convivente ha subito un «danno diretto» dalla morte del partner. È stato l' avvocato Daniele Stoppello a depositare le carte che hanno convinto il gup: un testamento in cui la vittima dell' omicidio ha nominato, fra gli eredi, anche il partner; un atto notorio che attesta che la convivenza era iniziata nell' 82; i documenti che dimostrano che la coppia ha sempre condiviso le spese dell' abitazione; un conto corrente in comune. Favorevole il parere del pm, Marcello Monteleone, soddisfatto l' avvocato Stoppello: «Il giudice ha ritenuto che il convivente omosessuale meriti la stessa attenzione e abbia gli stessi diritti del coniuge». Ribaltando la motivazione, il gup ha invece respinto la costituzione di parte civile dell' Arcigay e del Campidoglio, che aveva annunciato fin da mercoledì l' intenzione di partecipare al processo. Mancanza di «danno diretto», in sostanza. La decisione ha gettato nello «sconforto» la sezione romana dell' associazione, mentre si limita a una spiegazione tecnica l' avvocato Nicola Sabato: «Noi spendiamo una relazione giuridica tra il Comune e il cittadino che la morte interrompe. Ma i magistrati non riescono a cogliere il contenuto patrimoniale di questo rapporto». Chiesa è stato ucciso il 7 marzo nel suo appartamento a San Giovanni, dove viveva con Chinazzo. Vittima e assassino si erano conosciuti due giorni prima alla stazione Termini, uno dei luoghi dove è più facile incontrare i romeni pronti a prostituirsi in cambio di 30 euro. Dopo aver consumato un rapporto sessuale, quel pomeriggio George Alin Chisereu, 23 anni, ha accoltellato Chiesa sulla porta di casa con cinque colpi alla gola. Quindi ha preso un trolley e una busta di plastica, ci ha infilato dentro un computer, profumi e vestiti, una catenina d' oro ed è fuggito. Nell' androne però ha incontrato Chinazzo, che ha riconosciuto la valigia. È stato lui a fornire ai carabinieri l' identikit dell' assassino. Il romeno è stato preso tre giorni dopo mentre stava tentando di lasciare la città. Il processo, con il rito abbreviato, proseguirà l' 8 novembre: ieri è stato interrotto perché Carini ha deciso di far sottoporre l' imputato a una perizia psichiatrica. Non è insolito, a Roma, che gli incontri tra omosessuali ed extracomunitari finiscano con la morte dei primi. Ieri ci è mancato poco: un professore di 55 anni è riuscito ad avvertire il «113» e il «118» e si è salvato per miracolo. Ha il cranio sfondato e il volto devastato; nell' appartamento c' era sangue dappertutto. La polizia cerca due romeni che la vittima, come Chiesa, aveva incontrato alla stazione Termini. * * * Marco PACCIOTTI Ds La decisione del gup è un atto giuridico di grande civiltà ed è una novità importante per la giurisprudenza del nostro Paese. Sarebbe bene che anche il Parlamento adeguasse la legislazione nazionale sulle coppie di fatto * * * FRANCO GRILLINI Deputato Sinistra dem. I nostri vedovi gay non sono nessuno perché non sono garantiti loro quei diritti umani, come il diritto di essere ammessi come parte civile in caso di morte violenta del proprio compagno, ormai garantiti in quasi tutti i Paesi europei * * * Luisa BOCCIA Senatore Prc È davvero apprezzabile la decisione del gup di Roma di ammettere come parte civile il convivente gay della vittima. E' il segnale preciso che la società è diversi passi avanti alla legislazione in materia di unioni civili * * * ARCIGAY L' associazione Il tribunale di Roma ha preso una decisione storica che non potrà che fare giurisprudenza. Ammettere Chinazzo parte civile nel processo penale è un ulteriore segnale che qualcosa sta cambiando <BR/> <BR/>Di Gianvito LaviniaAnonymousnoreply@blogger.com